La presidente Dilma Rousseff in un suo consueto discorso ha anticipato che, se il Brasile dovesse continuare e confermare la sua invidiabile crescita economica anche nel 2012, lo deve anche all’aumento del salario base salito da 294 a 332 dollari, stabilito lo scorso 1° gennaio.
Questo significa per il paese, incrementare significativamente gli stipendi minimi (pubblici e privati) e le pensioni per una parte complessiva della popolazione che corrisponde a circa 40 milioni di cittadini.
''Questo incremento'', ha sottolineato Rousseff ''significa l'immissione nella nostra economia di 47 miliardi di Real (oltre 25 miliardi di dollari) e questo vuol dire che per il 2012 avremo piu' crescita, piu' lavoro e piu' opportunità per il paese''.
Per l'anno appena iniziato, il governo prevede al momento una sostanziosa crescita del 5% del prodotto interno lordo, anche se l'ultimo quadrimestre del 2011 ha fatto segnare una crescita zero, bloccando al 3,7% l'aumento del Pil nei dodici mesi dello scorso anno.
Il primo gennaio 2012 è entrato in vigore il nuovo livello del salario minimo, che passa da 545 Reais.
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